Messe in latino? Era ora di metterle in cantina. I falsi perbenisti linguacciuti e ben pagati hanno ovviamente letto la cosa al contrario… ma quanto prendete dalla curia?

Messe il latino messe in cantina?

Il temuto giro di vite sulle messe in latino è finalmente accantonato a meno che non si eserciti un esorcismo o un rito interno al Vaticano. Obsoleto e anti progressista è stato messo in cantina tra i ricordi di una Chiesa che fortunatamente cerca di evolversi. I poverini che attaccano il giro di vite di Bergoglio devono avere interessi di altra natura, per esempio: l’appoggio al conservatorismo della curia. Dopo il Motu Proprio Traditionis Custodes con il quale Papa Francesco aveva, fortunatamente cancellato lo scellerato tentativo di ricucitura fatto da Ratzinger, di sanare col tempo la ferita dello scisma lefebrviano, ma gli stolti non dicono che era a favore della Chiesa francese, molto piu blasfema di quella progressista. Bergoglio ha annunciato il Rescriptum ex audientia, un atto legislativo vincolante firmato dal Prefetto cardinale Arthur Roche, che abbatte ancora una volta la muffa dei tradizionalisti.

Un grande Papa per il popolo e la verità in Cristo

Qualora un Vescovo diocesano avesse concesso dispense nelle fattispecie sopra menzionate è obbligato ad informare il Dicastero per il Culto Divino che valuterà i singoli casi. Inoltre, il Santo Padre, conferma – avendo già manifestato il suo assenso nell’udienza del 18 novembre 2021 – quanto stabilito nei Responsa ad dubia con le annesse Note esplicative del 4 dicembre 2021“. Vale a dire che ogni concessione vaticana verrà comunicata in modo obbligatorio dal dicastero che la potrà autorizzare o meno. Ciò significa che ogni celebrazione verrà compresa da tutte le persone. Significa che il distacco tra la ritualità è fusa con il popolo di Dio. Ma soprattutto vuole dire che è finito il tempo delle diversità.

Messe in latino addio, ora c’è la messa da requiem per i conservatori

Benedetto XVI, per andare incontro ai lefebvriani e agli altri tradizionalisti, aveva liberalizzato con il motu proprio Summorum pontificum (2007) il messale preconciliare. A distanza di 14 anni papa Francesco lo abrogava e tornava a ribadire, con il motu proprio Traditionis Custodes che “i libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II, sono l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano”.  Oggi l’ulteriore passo in avanti per tagliare ancora un po’ l’erba sotto i piedi dei tradizionalisti.

Lacrime Psichedeliche