Il Giappone stanzia 470 mln dollari a sostegno Kiev. Questa è un’azione che non avremmo mai voluto vedere. Il lavoro segreto degli USA, per far sì che il conflitto prenda dimensioni planetarie, non si arresta.

Il Giappone rende più pericoloso il conflitto?

Fa tornare alla mente vecchi scenari, a parti inverse, ma sempre con un allargamento del conflitto molto incauto e ingiustificato. C’è una guerra condotta dagli USA, così brava è persuasiva da far combattere gli europei, con Macron il re indiscusso del terrorismo in testa a tutti. Dal sol levante arrivano 471 milioni di dollari all’Ucraina Support, Recovery and Reform Trust Fund (URTF). “Il Giappone continua a sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino. Collaboriamo strettamente con la Banca mondiale nel fornire sostegno all’Ucraina. Siamo grati al Gruppo della Banca mondiale per i suoi sforzi volti a dirigere e garantire l’uso mirato dei fondi dei donatori e ad espandere la base dei donatori”. Lo ha dichiarato il viceministro giapponese delle finanze e affari internazionali Kentaro Ogata. “Ci aspettiamo che i nostri contributi vengano effettivamente utilizzati per soddisfare le esigenze più urgenti dell’Ucraina nella riparazione delle infrastrutture critiche”.

Droni russi sulla città di Nikopol

È ovviamente, la risposta russa non si fa attendere, lanciando questa un attacco con droni contro la città di Nikopol, nell’Ucraina meridionale. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione distrettuale, Yevgeny Yevtushenko, senza fornire dettagli. Lo riporta Rbc-Ucraina. “Nikopol – uso di droni. Rimanete negli edifici!”. I russi avevano già colpito il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, con un drone nella tarda serata di ieri. Uno studio mette insieme l’idea di guerrafondai e narcisisti. Se utilizzassimo lo stesso grado di misura dello studio, e lo applicassimo alla demenza di Biden, al narcisismo patologico di Macron e Zelensky, senza dimenticare Putin e Von der Leyen, potremmo arrivare a conclusioni da ridere.

Il Giappone è parte di questa follia da pisello piccolo? Lo studio

Guerrafondai e narcisisti sembrano legati da un comune destino. O meglio, dallo stesso modo di comportarsi. Sembra infatti che le guerre vengono iniziate con più frequenza (e spesso perdute) da un tipo particolare di persone: quelle ultra fiduciose nelle proprie capacità e narcisiste. La notizia non è una novità, ma ora l’ipotesi dovrebbe avere finalmente una solida base scientifica grazie a uno studio della Princeton University (USA). L’esperimento ha coinvolto 200 volontari ai quali è stato chiesto di giocare, uno contro l’altro, al computer in una sorta di Risiko. Ai giocatori erano stati dati 20 dollari per la partecipazione all’esperimento, ma ne erano stati promessi altri 10 se avessero vinto, o ammassando una quantità di ricchezza maggiore rispetto all’avversario, o sconfiggendolo completamente.

La guerra test

Prima dell’inizio della “guerra, inoltre, a ogni giocatore era stato chiesto di valutare sé stesso, stilando una classifica e facendo una previsione su come se la sarebbe cavata rispetto agli altri 199 partecipanti. I dati raccolti dal gioco hanno offerto risultati interessanti. I soggetti più aggressivi (lanciavano attacchi non provocati) erano i maschi e soprattutto erano molto fiduciosi nelle proprie capacità. Chi attaccava per primo si era collocato in media al 60esimo posto nella autoclassifica stilata prima dell’inizio del gioco, mentre chi era un po’ più dubbioso, si era classificato in media al 75esimo. Rispetto invece altre credenze popolari, i livelli di testosterone non erano un fattore chiave nello spingere qualcuno a dichiarare guerra, mentre un’analisi psicologica alla fine della partita, ha indicato che i guerrafondai maschi (e non le femmine) erano tendenzialmente più narcisisti.

Lacrime Psichedeliche