Pronti partenza via… Perez vince la Sprint Race del Gran Premio di Baku, riproponendo la dinamica del 2022. Ancora una volta la Ferrari sembra più veloce sul giro secco ma la Red Bull più consistente sulla lunga distanza.

Pronti partenza via la Ferrari c’è?

La Ferrari si consola con la seconda pole position su due nel weekend, ottenuta oltretutto con ben altre condizioni della pista, confermando la competitività della SF-23. Il degrado sofferto nella Sprint rievoca vecchi spettri, sebbene Leclerc abbia spinto più del dovuto. Poche parole da spendere sul quarto successo consecutivo della Red Bull. Perez conferma una particolare affinità con i circuiti cittadini. Oltre al solito passo della RB19, sorprende la facilità con cui il messicano è riuscito a restare incollato agli scarichi della SF-23. Red Bull ha corso con una veste aerodinamica più carica della Rossa, altro vantaggio indiretto della rapidità sul dritto che invoglia ad aumentare il livello di carico senza troppi timori. Dei 12 giri percorsi dopo la Safety Car, Checo ha martellato costante sullo stesso tempo con una variabilità massima di appena 2 decimi, mettendo in mostra la rinomata costanza di passo della RB19.

Ferrari e il degrado

La SF-23 può rallegrarsi di una seconda pole position consecutiva, questa volta ottenuta con 50°C sull’asfalto contro i 30°C del venerdì pomeriggio. In gara com’era prevedibile Ferrari non ha potuto competere contro la consistenza della Red Bull. Nelle prime tre gare però la Rossa faticava a trovare prestazione al di fuori della qualifica mentre nel sabato di Baku, seppur con le anomalie della Sprint e il traino della scia di Perez, per tre giri Leclerc ha tenuto il passo del messicano. A quel punto però il degrado gomma è diventato sempre più evidente e negli ultimi tre passaggi il monegasco non solo ha girato tra 1 e 1.5 secondi più lento di Checo, ma anche dai 4 ai 6 decimi più alto della Mercedes di Russell.

Lacrime Psichedeliche