Al Caffè Sacher di Trieste i pezzi vanno alle stelle, si scatena la bufera sul sindaco: “Se non avete soldi guardatelo e basta”. Non è ciò che la popolazione si aspetta dal suo primo cittadino. Libero mercato non significa libero furto e il prezzo del caffè dovrebbe essere calmierato come: mezzo di intrattenimento.

Al Caffè Sacher di Trieste si esagera?

Esagera? E’ un eufemismo visto che il costo per un caffè espresso è 3,50 euro al tavolo, per un latte macchiato 5,50 euro e 10 euro per una fetta della celebre torta Sacher. Quindi la furia delle persone sembra giustificata. Forse il Caffè Sacher, attraverso questi prezzi, vuole aprirsi un mercato diverso, forse più esclusivo. Non dimentichiamo che il bar in questione, perché sempre di bar si tratta ha aperto i battenti il 2 giugno, quindi, potrebbe ancora essere alla ricerca della sua vera identità commerciale. La cittadinanza ritiene questi prezzi un po’ troppo alti, tanto da fotografare gli scontrini per poter innescare una polemica attraverso i social network. Il sindaco della città Roberto Dipiazza, purtroppo è intervenuto con un commento azzardato: “Se hai i soldi vai, se no guardi…”. La questione è se calmierare alcuni prezzi come: caffè, latte, cinema e cose affini, tanto da poterli considerare intrattenimento alla portata di tutti. Ovvio che le necessità commerciali di una singola attività, portano ad una scelta di mercato, ma è anche vero che una scelta non può rivelarsi scellerata.

La dichiarazione maldestra?

“Basta con questa storia sul prezzo di una fetta di torta. Vorresti un Ferrari? Se non te la puoi permettere ti fermi a guardarla. Vai a cena nei ristoranti e ti chiedono cifre mai viste, davvero non riesco a capire questa polemica. È un grande orgoglio che sia stata scelta Trieste per aprire il Caffè Sacher, nessuno pensa alla cifra enorme che è stata investita”. Questa è la dichiarazione del primo cittadino di Trieste, a voi il giudicar.

Lacrime Psichedeliche