AI intelligenza artificiale: è questo il mondo che vogliamo?
AI intelligenza artificiale: è questo il mondo che vogliamo?

AI intelligenza artificiale: è questo il mondo che vogliamo?

AI intelligenza artificiale: è questo il mondo che vogliamo? Ormai la si sta pensando e applicando nei settori più vari, smembrando la definizione di essere umano e spirito… non ci sto!

AI intelligenza artificiale: è questo il mondo che vogliamo?

E’ giusto applicare la AI nei sistemi finanziari? Sicuramente si, il prodotto funziona notevolmente e veramente riesce a farti guadagnare dei soldi in totale sicurezza. E’ giusto applicarla alla medicina? Direi di si, sicuramente ha visitato dei campi ancora inesplorati, aiutando la chirurgia a toccare picchi inaspettati. Ma ci sono anche altri settori, come la telemedicina per esempio, che hanno beneficiato di questo prodotto. La possiamo applicare alla sicurezza? Direi di si, i sistemi di controllo gestiti dalla AI hanno dato grandi risultati… del resto come nella: bio meccanica, cibernetica, industria aerospaziale e applicazioni simili. Ma allora questo folle di Fiorina dove vuole arrivare?

Dove voglio arrivare?

Che quando incontri l’arte a 360°, li vi dovete fermare razza di sciagurati. Che sia musica, letteratura, pittura, scultura, teatro, cinema, fotografia e affini, li AI non la vogliamo, la dovete tenere fuori dall’espressione intellettuale e spirituale dell’umanità. Lo scempio moderno e far creare una qualsiasi tipo di opera artistica a questa scelleratezza tecnologica. Io non sono preoccupato di chi inventa questi programmi o chiamateli come vi pare, sono preoccupato di quel pseudo artista che li usa. Non mi vendete la favoletta che si tratta di un passo avanti è, e rimarrà AI a creare l’opera artistica quindi, un passo in dietro nell’evoluzione umana a favore di quella tecnologica. Il problema è che un artista dovrebbe essere il primo difensore spirituale dell’umanità, altro che prete! l’artista ha il dominio sulle proiezioni, previsioni, sensazioni, follie, catarsi, visioni, spiriti e spirito, l’artista è il diluvio e la creazione dell’anima umana.

Non possiamo accettare, anzi, dovremmo ghettizzare chi ci propone tanta scelleratezza tecnologica. Non possiamo accettare che un elemento inumano abbia il controllo sui sentimenti, o finirà, prima o poi, di averne di sbagliati. L’arte deve essere il nostro sigillo di garanzia, la letteratura deve esserlo, il cinema, il teatro o la fotografia… noi dobbiamo essere garanti del nostro spirito, non possiamo lasciarlo gestire al nulla.

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