Viviamo un tempo distorto, disordinato, con una visione d’insieme individualista. Viviamo in una società ferma all’occorrenza e al gioco dell’individualismo addirittura avaro del suo significato.

Tempo distorto: una società avara di contenuti

Per vivere si deve essere di un civismo avanzato, gli occhi aperti verso una visione totale di insieme cosmica, quasi l’accettazione dell’allucinazione e della sua realizzazione come atto possibile. Per amore del civismo avanzato si deve saper scegliere l’opposto della chiusura, non dico apertura, in quanto avviene per progressione di una crescita totale. Amare la cultura, in una società civicamente avanzata, significa accettare la sotto cultura come visione alternativa della società? No mai, ma si deve accettare il diritto della sotto cultura di vivere alla stessa maniera della cultura. La percezione della società e della sua realtà, avviene attraverso l’alterazione del suo significato, vale a dire: l’esperienza sensoriale più avanzata è sempre avvenuta attraverso la sperimentazione del significato di senso.

La vita poi…

Huxley diceva: “Non c’è libertà a questo mondo ma solamente gabbie dorate. La coerenza è contraria alla natura, contraria alla vita, le sole persone perfettamente coerenti sono i morti”. Sono poco interessato ai morti, ma per il resto Huxley aveva ragione, il non andare oltre crea gabbie, in cui la libertà si sgretola dentro la coerenza. Non si può essere coerenti in una vita in cui l’unica cosa sicura è l’incognita. Tornando al mio pensiero originale, posso dire che, anche se con tutte le limitazioni create dai tabù socio culturali, il civismo avanzato deve essere figlio di un cinismo sistemico: il potere di non dar valore alle cose che prendono valore per diritto di nascita e non per merito. La progressiva esperienza dell’alterazione percettiva, richiede due elementi: coraggio e sacrificio. In questo panorama dobbiamo oltremodo posizionarci oltre l’avanguardia, vale a dire: oltre lo schema sociale.

Lacrime Psichedeliche