Toni Negri dice: “A 90 anni il pensiero della morte è un pensiero che viene abbastanza normalmente. E’ come se prima ci fosse un mondo che adesso non riconosco più e penso che i 90 anni siano diventati veramente 90 anni lontani”. Queste sono le parole di un terrorista incensato da un certo intellettualismo di genere.

Toni Negri: perché un film su un terrorista?

Questo è un terrorista! Lo fate passare come uno dei maggiori teorici del marxismo operaista. Dite che dagli anni ottanta in poi, si dedicò allo studio del pensiero politico di Baruch Spinoza, contribuendo, con Louis Althusser e Gilles Deleuze, alla sua riscoperta teorica? Si la riscoperta dell’azione armata che ha ammazzato decine e decine di persone. Questo criminale rivalutato dalla bassezza morale di Pannella e di una sinistra radicale scevra da ogni morale, ha svolto una intensa attività di militanza politica, come cofondatore e teorico militante delle organizzazioni della sinistra extraparlamentare Potere Operaio e Autonomia Operaia. Fu incarcerato e processato, all’interno del processo 7 aprile, con l’accusa di aver partecipato ad atti terroristici e d’insurrezione armata. Venne, tuttavia, assolto da queste imputazioni, per poi venire condannato a 14 anni di carcere per associazione sovversiva e concorso morale nella rapina di Argelato.

I film che rivalutano o esaltano la criminalità

Giampaolo Penco firma “Il Frastuono e il Silenzio” una film biografico amorale, che ripercorre o lascia giustificare il criminale Toni Negri. Non se ne può più basta!!! Registucoli di mezza tacca mettono in tv o al cinema continui criminal show: Suburra che idolatra l’attività della banda della magliana, dando vita a personaggi dal nome epico, Er Samurai, Nummero otto, li zingari e vi piace caricare i ragazzi di aspettative crimal sociali. Si perché la maggior parte di questi ragazzini sotto culturati che fanno gli esami mettendo crocette e non conoscono nulla del secolo appena passato, ama essere un po’ coatto e voi gli servite il pasto su un vassoio d’argento. Gomorra: incensata dalla tv e cinema mette in scena la napoletanità che neanche si capisce. Una zingarata di criminali di ogni genere presentata ai ragazzini come eroi… vergognatevi!

Vergogna ai vertici della tv, cinema, spettacolo e a giornalisti ben pagati per parlare bene della amoralità sdoganata… mi fate vomitare (e molti li conosco) più di chi crea questi scempi.

Toni Negri

E ora tocca a questo nuovo scempio! Ora tocca a questo personaggio negativo che vuol essere perdonato. La vita cazzo non può perdonare questi reati… magari lo farà il Dio muto a cui vi rivolgete, ma una cosa dico a Negri: eri un criminale da giovane e rimani un criminale da vecchio e quando morirai sarai un cazzo di criminale morto… e vi saluto alla maniera dell’amico e bravo giornalista Antonello Piroso: “Così parlò il cavaliere nero”.

Lacrime Psichedeliche