Francesi chiamati alle urne per eleggere i membri dell’Assemblea nazionale. Ci sarà poco da fare per il terrorista Macron? Il carisma del presidentino è quasi completamente svanito.

Francesi chiamati alle urne sarà la fine di Macron?

Dobbiamo augurarcelo un altro guerrafondaio a casa. Dopo la sconfitta alle europee, Macron sfida l’estrema destra di Le Pen e Bardella. Una estrema destra incredibilmente potente e convincente in questo frangente, non dimentichiamo però la coalizione di sinistra che sembra ben organizzata e soprattutto uscita fuori da questo turno elettorale rinvigorita, non so di cosa ma contenti loro.

L’Assemblea nazionale…

L’Assemblea nazionale conta 577 seggi. Il ruolo del deputato è quello di proporre, modificare e votare le leggi. Al primo turno delle elezioni, il 30 giugno, gli elettori francesi sceglieranno uno dei candidati in corsa nella loro circoscrizione. Se un candidato riesce a ottenere la maggioranza assoluta dei voti, pari a più del 50 per cento dei voti con almeno il 25 per cento degli elettori registrati, vince automaticamente. A differenza delle elezioni presidenziali, il tasso di astensionismo è quindi decisivo.

Francesi chiamati alle urne

Al termine di questo primo turno, se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta, viene organizzato un secondo turno per il 7 luglio. Qualsiasi candidato che abbia ottenuto più del 12,5 per cento dei voti può passare al ballottaggio. Affluenza record per questa nuova tornata elettorale. Alle 17 ha votato il 59,39% degli aventi diritto, 20 punti in più rispetto al dato del 2022.

Lacrime Psichedeliche