Forse il Papa comincia ad essere un pochino confuso. Forse Bergoglio, con il tentativo di salvare capre e cavoli, non riesce ad avere più misura delle azioni che vuole intraprendere insieme alla ormai sua chiesucola.

Il Papa è confuso?

La domanda mi scaturisce pensando agli svariati cambi di rotta che ha preso dal documento Fiducia Supplicans in poi. Alla dichiarazione riguardante la benedizione delle coppie Gay come leitmotiv del suo pontificato, siamo passati agli attacchi della Chiesa africana e al conseguente abiurare, almeno in parte, delle condizioni progressiste di Francesco. Ma ora, in questa domenica angelicum, il vescovo di Roma ripropone il Gay Pride formato baratto. Un po’ come dire ai cristianucci in piazza San Pietro: “mi raccomando non fate i cattivi e non categorizzate nessuno, a quello ci pensano già i miei pretucoli, che tra un pedofiliata e l’altra, orge clandestine e fidanzatini seminaristi, mi maltrattano e mi attaccano, facendo finta che non vogliono il bonus Gay e che la Chiesa sia già abbastanza ortodossa con i loro abomini”.

Fatto estremo per il Papa in confusione?

Fatto estremo, si direbbe questa nuova tornata elettorale o, propaganda summit da parte del Papa. La questione rimane sospesa tra le sottane dei porporati della mezza curia rimasta in carica, le finte ortodossie dei mangia bambini delle congregazioni africane e parte dei diocesani ancora non stanchi di fare gli impiegati della figna de Signore come avrebbe detto Benedetto XVI.

Ciascuno di voi accolga quelli che non accogliamo noi e sarete beati tra gli uomini come noi tra i preti

Non è un problema se accettare o no! Non è un problema il gaysmo di convenienza, il problema è la confusione totale che si vive tra le mura vaticane e le carognate episcopali esterne. La dottrina della Chiesa cattolica è nel limbo della guerra politica episcopale e non. Chi ha potere comanda! Ma come lo si conquista il potere clericale? Facile con i ricatti verso coloro che anelano stabilità per poter comandare ergo, domandarsi prego quali siano i ricatti possibili verso Bergoglio. Ciascuno sia accolto e amato senza etichette e pregiudizi.

All’Angelus? Meglio al mare sulla litoranea c’è meno confusione

All’Angelus Francesco si sofferma sul duplice racconto evangelico della guarigione dell’emorroissa, che sfiora il mantello di Gesù, e della resurrezione della figlia di Giairo. Spiega il senso del toccare e del lasciarsi toccare, espressione di un Dio che entra in contatto con il dolore delle persone e non discrimina. “Abbiamo bisogno di una Chiesa e di una società che non escludono nessuno, che non trattano nessuno da impuro”. E’ un pochino stiracchiata Santità, nessuno dei due era Gay e nessuno dei due era categorizzato da duemila anni. Ma del resto il cattolicese comincia ad essere abbastanza confuso anche nella sua denominazione di essere cattolico. La Chiesa di Sua Maestà Bergoglio non sa più dove andare… i cattolici neanche.

Lacrime Psichedeliche