La domanda è semplice: l’arroganza dell’antirazzismo genera razzismo? In alcuni ambiti, o per alcuni argomenti, si è creata un sorta di gabbia mediatica, quindi ogni parola o atteggiamento, verso quel popolo o quella tendenza sessuale diviene razzismo.

L’arroganza dell’antirazzismo genera razzismo?

Dal mio punto di vista si! Liliana Segre ha denunciato Chef Rubio, perché si è permesso di esprimere un’opinione contro Israele, colpevole di massacrare il popolo palestinese. Chef Rubio ha attaccato la senatrice a vita definendo “vergognoso” il “silenzio sistematico” su quella che può definirsi, anche dal mio punto di vista, una “pulizia etnica” contro i palestinesi nello Stato di Israele. Il problema del razzismo storico è che si impossessa dello stesso reato, come giustificazione storica del suo passato. Quindi, visto che gli ebrei sono stati massacrati da Hitler, attraverso un concetto di razzismo esasperato, si sentono in privilegio di poter applicare una violenza razzista sistematica basata sullo stesso reato subito: paradosso assoluto.

Il concetto è lo stesso per tutti

Come già espresso i altri articoli, io amo la religione ebraica anche se sono cristiano. La ritengo il principio fondamentale su cui la spiritualità monoteistica si è evoluta. Vorrei però ricordare alla senatrice a vita, che se ripercorre, attraverso le sacre scritture della sua e nostra religione, si renderà conto che da quando Dio ha guidato Abramo, primo eletto e padre del suo popolo, Israele ha sempre ucciso e conquistato, e questo è avvenuto attraverso la giustificazione di razza: la supremazia del popolo eletto. Lo stesso concetto muoveva i nazisti come popolo ariano al di sopra di tutti gli altri. Quindi, la domanda che pongo alla senatrice a vita è: la vita di un palestinese vale meno di quella di un ebreo? Alla stessa maniera la senatrice dovrebbe chiedersi quale tipo di odio o purezza di razza muove tale massacro. Chef Rubio ha ragione.

Lacrime Psichedeliche