Iran-Israele, si va verso la guerra diretta? Lo scontro si fa sempre più acceso e rischia di sfociare davvero in una guerra aperta. Del resto i due Stati se le promettono da tanto tempo.

Iran-Israele: si va verso la guerra?

L’Iran: “si riserva diritto legittimo e intrinseco, in base al diritto internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite, di rispondere con fermezza al momento opportuno, quando ritenuto necessario”. È questo quanto afferma al segretario generale dell’Onu, Amir Saeed Iravani, dopo l’uccisione lunedì in Siria di Seyed Razi Mousavi, generale dei Guardiani della Rivoluzione islamica (i Pasdaran iraniani). Gli iraniani continuano a descriverlo come: un consigliere militare in Siria. Conosciamo benissimo il soggetto e conosciamo anche la capacità iraniana di sofisticare le realtà. Gli iraniani sanno mentire bene, creando squilibrio anche all’interno del mondo islamico stesso.

Il testo della lettera alle Nazioni Unite

Nel testo di cui ha dato notizia l’agenzia ufficiale iraniana Irna, l’ambasciatore parla di “attacchi terroristici allarmanti e ricorrenti del regime israeliano in Siria“. Secondo Iravani: “Il generale era in missione a sostegno dell’esercito siriano nella campagna antiterrorismo nei pressi di Damasco. E’ stato ucciso da tre missili sparati da postazioni del regime israeliano sulle Alture del Golan occupato. Ora, che l’Iran sia capace di dare, in tessa siriana, dei terroristi a Israele è paradossale. L’Iran, ormai da anni compie atti terroristici in Siria, appoggiata non soltanto dalla Cina ma anche dalla Russia. Contrariamente, a ciò che si possa pensare, Israele questa volta si difende dai loro attacchi. Ma a fiancheggiare i terroristi comuni c’è anche il signor Macron con la sua legione straniera. Da anni i francesi, creano atti terroristici a modo, proprio per far ricadere la colpa sui Pasdaran, in questo modo, la Siria, rimane terra di conflitto e basta, una sorta di bilancia per i due schieramenti.

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