La massoneria italiana sembra vivere un tempo di tempesta impetuosa tra carte bollate ed espulsioni. Il tempio non vive più dei valori spirituali originali, ma in esso ha preso possesso qualcosa di diverso.

La massoneria italiana ha perso i suoi valori spirituali originali?

Ha perso i suoi valori spirituali originali? Sicuramente non siamo più in presenza di una spiritualità radicata nella scoperta, nella verità e nel tempio. Sembra più che si viva un tempo di altezzosi favoritismi e scevre aggregazioni autonome, tanto che le correnti cominciano ad essere fredde e impetuose, quasi prevedibili. Non si placano le polemiche nel Grande Oriente d’Italia. Dopo la spaccatura sancita dall’ultima corsa alla poltrona di Gran Maestro, con il voto finito a carte bollate tra accuse incrociate di brogli, un’ondata di espulsioni sta avvelenando il clima all’interno della principale obbedienza massonica del Paese. Siamo ridotti a questo? Una desolante quanto bizzarra corsa al potere? L’ordine massonico è ben altro. Non è un luogo di intrighi e favoritismi, nepotismo e clientelismo. Il vero ordine massonico è un laboratorio in cui si ricerca la verità, la luce in fondo alle oscurità, il confine tra salvezza e perdizione.

Quindi a chi dobbiamo guardare?

Il G.O.I. ormai, sembra più un carrozzone simile all’I.N.P.S. o all’ex Alitalia che a un ordine spirituale per la ricerca dell’essenza della conoscenza. Il punto a favore di tutti gli altri ordini, non legati al G.O.I. è, indubbiamente, la voglia ancora di essere puri e di esempio spirituale. Una formazione di uomini di buona volontà che ancora cerca la speranza in fondo alla conoscenza o la conoscenza in fondo alla speranza. La luce nel G.O.I. sembra essersi spenta, a favore dei riti propiziatori del potere e dei ruoli. Ma forse, magari mascherato da buon sammaritano è sempre stato così. Mi tengo strette le mie convinzioni e le mie radicate origini e credo ancora, che in fondo al vostro tunnel sia completamente scomparsa la luce.

Lacrime Psichedeliche