Bersani sembra l’unico politico con un disegno di vero confronto esistente nella magna aula. Nessuno come lui, forse eccezion fatta per Fratoianni, riesce a far coincidere politica e confronto. In un panorama tecnico come quello italiano, dove ormai vince la professionalità alla Arsenio Lupin, piuttosto che la dialettica.

Bersani l’ultimo dei veri politici?

“La destra è partita in vantaggio e noi stiamo rimontando al rush finale. Ma è molto importante che ci chiediamo per quale motivo la destra è partita in vantaggio. Perché c’è un’ondata di destra in Italia? No, non c’è. Certo, ci sono i fascisti, evidenti, espliciti o mascherati. E si, si stanno un po’ ringalluzzendo perché sperano che arrivi il momento. Ma la destra, in realtà, è partita in vantaggio per motivi più leggeri e superficiali di quello che possiamo pensare. Ecco perché ritengo che possiamo vincere“. Il pensiero di Pier Luigi Bersani e rassicurante? Neanche un po’, lo sarebbe se Letta il fallito e incapace non fosse la guida del centro sinistra. Continuo a dire che Letta il suo fallimento lo ha già dimostrato e sarebbe opportuno affossarlo. Il popolo della sinistra non dovrebbe accettare un vuoto ideologico e opportunista come quello di Letta. Bensì dovrebbe risvegliare in sé, i vecchi valori di Nenni, pronti a rappresentare un bene ideologico ormai defunto per mano soprattutto di Renzi.

L’ultimo dei veri vecchi?

Loro dopo essersi bastonati per tre anni, in una settimana si sono ammucchiati. Non diciamo che si sono mica uniti: si sono ammucchiati. Noi, con tutti i limiti, abbiamo dato invece una risposta politica. Il secondo motivo che li ha fatti partire in vantaggio è una cosa che circola molto in un Paese che è sfiduciato dalla politica. Molti pensano: ‘eh li abbiamo provati tutti, proviamo anche la Meloni’. Non sottovalutiamo questo argomento. A questa argomentazione io credo che bisogna semplicemente rispondere così: ‘Vabbè, votala, basta che tu sappia che poi tocca a te portare la croce’. E su questo dobbiamo assolutamente battere il chiodo: chi è che deve portare la croce qui?“. La croce è quella del dissesto sociale a favore di una propaganda fide verso degli imprenditori di destra. La Meloni vuole distaccare, ancora di più, le classi deboli dai favori dell’imprenditoria di destra, usando un accanimento che poche volte si è visto. Addirittura Fini, sarebbe stato ben lontano da una propaganda anti poveri come quella della Meloni. Meditate gente meditate.

Lacrime Psichedeliche