Papa Francesco commissaria l’Ordine di Malta. Un provvedimento durissimo e definitivo, arrivato dopo una guerra interminabile che ha portato in precedenza l’Ordine di Malta a schierarsi apertamente contro il Pontefice.

Papa Francesco commissaria un Ordine ormai troppo politico e troppo massone?

“Molti sono stati i passi compiuti, ma altrettanti gli impedimenti e difficoltà incontrati lungo il cammino. Dopo aver ascoltato e dialogato con vari rappresentanti dell’Ordine, è giunto il momento di portare a termine il processo di rinnovamento avviato, nella fedeltà al carisma originario. Per tutelare l’unità ed il maggior bene del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Ho seguito in questi anni il cammino dell’Ordine, apprezzando le opere realizzate in varie parti del mondo, anche grazie al generoso contributo di membri e volontari, e constatando altresì la necessità di avviare un profondo rinnovamento spirituale, morale e istituzionale di tutto l’Ordine”. Il Papa ha promulgato la nuova Carta costituzionale e il relativo Codice melitense disponendone l’immediata entrata in vigore e ha revocato le alte cariche, decidendo lo scioglimento dell’attuale sovrano consiglio e la costituzione di un sovrano consiglio provvisorio formato da tredici membri.

Una decisione spirituale?

“La convocazione del capitolo generale straordinario per il 25 gennaio 2023, festa della conversione di san Paolo, il quale si svolgerà in ottemperanza al nuovo Regolamento da me approvato. Il capitolo generale straordinario sarà preparato dal mio delegato speciale (il cardinale Silvano Maria Tomasi, ndr) e dal luogotenente di gran maestro (John T. Dunlap, ndr), coadiuvati dal sovrano consiglio provvisorio. Confermo tutte le facoltà attribuite in passato al mio delegato speciale fino alla conclusione del capitolo generale straordinario, che sarà co-presieduto da lui e dal luogotenente di gran maestro. Ciò, nonostante qualsivoglia norma o disposizione di legge contraria, come pure qualsiasi privilegio o consuetudine, anche degni di nota, che possano essere contrari a questa mia decisione. Richiamando inoltre la memoria alla sentenza emessa dal Tribunale cardinalizio nel 1953.

Papa Francesco commissaria e ricorda la sentenza del ’53

“Prerogative inerenti all’Ordine come soggetto di diritto internazionale, che sono proprie della sovranità, non costituiscono tuttavia nell’Ordine quel complesso di poteri e prerogative, che è proprio degli enti sovrani nel senso pieno della parola. Infatti, quello di Malta è un Ordine religioso, approvato dalla Santa Sede. Esso persegue, oltre la santificazione dei suoi membri, anche fini religiosi, caritativi e assistenziali. Le due qualità di Ordine sovrano e di Ordine religioso sono intimamente connesse tra di loro. La qualità di Ordine sovrano della istituzione è funzionale, ossia diretta ad assicurare il raggiungimento dei fini dell’Ordine stesso e il suo sviluppo nel mondo”.

Bergoglio mette il sigillo

E Bergoglio mette il sigillo dell’obbedienza: “Essendo un Ordine religioso, dipende, nelle sue diverse articolazioni, dalla Santa Sede”. E’ possibile, anzi sicuro, che l’Ordine in questione abbia deviato la sua intenzione, fondendo amministrazione e fede? Solo chi è dentro a questi meccanismi può saperlo. diciamo che l’intenzione iniziale dei Cavalieri di Malta si è persa a favore di una visione più ampia delle attività politiche… chi vuol capire capisca.

La risposta intrigante e maligna, come a dire: “Ma lei sapeva”?

Il cardinale Tomasi, candido come una colomba ma astuto come un serpente, sempre voler tirar dentro al cambiamento, fatto dall’Ordine negli anni, anche il Papa. Il suo discorso sembra dire: “Ma lei sapeva Santo Padre”. Allora qui mi viene da dire: il Santo Padre, nella fattispecie Papa Francesco è uomo gesuita. Guarda, osserva, ragiona, si confronta e poi vi bastona. Forse è più semplice prendersi le colpe delcambiamento del’Ordine e tacere caro cardinal Tomasi.

Papa Francesco commissaria e Tomasi risponde così

A seguito delle paterne parole del Santo Padre a cui tutti noi siamo filialmente riconoscenti, desideriamo anzitutto ricordare con grato animo la costante presenza ed attenzione con cui egli, sulle orme dei suoi predecessori, ha seguito e accompagnato in questi anni l’evolversi del percorso di riforma”.

Così continua Tomasi

È arrivato dunque il momento di camminare uniti verso l’imminente capitolo generale straordinario, guidati dalla nuova Carta costituzionale e Codice che benevolmente il Santo Padre ha promulgato oggi 3 settembre 2022, quale sintesi del grande lavoro svolto dal governo dell’Ordine e dal delegato speciale coadiuvato dal suo gruppo di lavoro. Per favorire questo passaggio e concretizzare le prospettive così aperte, il luogotenente di gran maestro, unitamente al governo provvisorio e al delegato speciale, guideranno l’Ordine confidando nella preghiera, nel senso di unità e nella dedizione di tutti i membri e i volontari così che si accresca sempre più il carisma melitense nel servizio spirituale, caritativo, assistenziale, diplomatico e umanitario. Noi cavalieri, dame e volontari dell’Ordine ci impegneremo con rinnovato slancio a vivere con fervore il carisma della tuitio fidei et obsequium pauperum donatoci da Dio per tramite del beato Gerardo nostro fondatore”.

Lacrime Psichedeliche