Tajani in Egitto: “Rassicurato da al Sisi su Regeni e Zaki”. Le parole degli egiziani ormai sono inattendibili. Troppe volte hanno promesso di intervenire senza fare nulla. Il nostro ministro: “Volontà di rimuovere ostacoli, non c’è stata nessuna reticenza da parte egiziana”.

Tajani in Egitto rassicurato o ingannato?

“Ho chiesto ancora collaborazione da parte egiziana”. Nei suoi colloqui al Cairo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha confermato di aver affrontato le questioni, “molto sensibili in Italia”, di Giulio Regeni a Patrick Zaki. “Sia il presidente che il ministro degli Esteri mi hanno assicurato la volontà dell’Egitto di rimuovere gli ostacoli che possono creare problemi”, ha riferito Tajani in una conferenza stampa. “Anche questo tema è stato al centro dei nostri colloqui e non c’è stata nessuna reticenza da parte egiziana. Anzi, il problema è stato sollevato dal presidente, che ha detto che è intenzione dell’Egitto di risolvere il problema e togliere tutti gli ostacoli a una sempre più proficua collaborazione fra i nostri Paesi”.

Gli incontri di oggi al Cairo

Gli incontri di oggi al Cairo di Tajani “servono a rinforzare le relazioni antiche fra Egitto e Italia”. “Dobbiamo lavorare insieme per affrontare le grandi emergenza del momento, soprattutto nell’area del Mediterraneo, a cominciare dal fenomeno dell’immigrazione, dobbiamo avere una soluzione della crisi libica, ancora oggi ci sono segnali di forte tensione”, ha aggiunto il ministro italiano in una conferenza stampa, ricordando che “noi vogliamo che si arrivi ad un accordo fra le parti per avere elezioni parlamentari, elezioni del presidente e una nuova costituzione. E su questo tema è importante che ci sia una collaborazione fra tutte le grandi realtà che seguono con attenzione la Libia e l’Egitto è un paese molto importante con cui confrontarci per ottenere giusti e positivi risultati in Libia”.

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