L’oppressione Incarnata: Intersezioni Delle Dimensioni Del Trauma, Dell’oppressione E Della Psicologia Somatica. Studio sulle azioni oppressive e sulla sua sintomatologia.

L’oppressione

Dal mio punto di vista, c’erano forze incredibili che impedivano a Julia di essere nel suo corpo, nel suo modo di essere. Anche se quella mattina Julia aveva definito l’abuso di suo padre come una di quelle forze, avevo sentito il suo nome in molti altri fattori nel corso del nostro lavoro insieme: essere una ragazzina di strada, una lesbica, una tossicodipendente, una sopravvissuta psichiatrica, una donna. Ho deciso quindi di concentrare il mio lavoro professionale sulla comprensione di come funzionano le molteplici forze sociali sul corpo per portare in essere l’oppressione. La ricerca descritta in questo articolo si basa su tale determinazione e nella speranza di offrire nuove intuizioni, conoscenze e comprensioni rilevanti sia per gli studiosi che per i professionisti.

Quadro concettuale
I fondamenti teorici di questa ricerca si trovano nella letteratura accademica di numerosi campi e discipline, comprese le teorie dell’abitare il corpo e della comunicazione non verbale, psicologia somatica e femminista e traumatologia critica. I principali risultati della letteratura esistente sono descritti di seguito in una sequenza intesa a guidare il lettore attraverso il quadro concettuale interdisciplinare da cui lo studio razionale e le domande di ricerca emergono.
1. In breve, le teorie dell’essere nel corpo e la ricerca sulla comunicazione non verbale ci dicono che:
a. diventiamo chi siamo attraverso i nostri corpi (non solo le nostre menti) (Hanna, 1970; Merleau-Ponty, 1962),
b. la nostra esperienza incarnata è necessariamente anche un’esperienza sociale (Merleau-Ponty, 1962; Price e Shildrick, 1999; Weiss, 1999)
c. la componente non verbale dell’interazione sociale (piuttosto che la struttura istituzionale) è il luogo per i mezzi più comuni di controllo sociale (Henley, 1977; Henley & Freeman, 1995).

Concetto

2. La teoria e la ricerca traumatologica ci dice che:
a. il trauma è significativamente mediato attraverso il corpo e si manifesta nell’esperienza incarnata (Scaer, 2005; van der Kolk, 1994), e
b. l’oppressione può essere collocata in un continuum di trauma e intesa come cronicamente traumatica (Burstow, 2003).

3. Infine, la psicologia somatica propone che è possibile trasformare l’esperienza individuale attraverso un processo di intervento psicoterapeutico somatico e di psicoeducazione che sostiene la coltivazione di un coscienza integrata e incorporata (Hartley, 2004).

L’oppressione 3.0

Dato che la teoria dell’embodiement e la ricerca suggeriscono che il corpo è un luogo significativo per l’esperienza attraverso l’interazione sociale, e che i teorici del trauma sostengono che l’oppressione è traumatica, è ragionevole presumere che l’oppressione può manifestarsi nell’esperienza incarnata in modi paralleli agli effetti somatici del trauma. Stabilire questo collegamento attraverso la ricerca empirica fornisce la direzione per gli psicologi somatici che si impegnano nell’insegnamento, nella ricerca o nella psicoterapia con individui che hanno sperimentato l’oppressione.
Sebbene questo studio rappresenti un’incursione preliminare in un’area ricca e complessa, offre gli spunti pionieristici legati a nuove conoscenze. Nello specifico, inizia a scoprire come l’oppressione influenzi il modo in cui alcuni individui sperimentano e si relazionano ai propri corpi e ai corpi degli altri. Suggerisce anche che ciò che “sappiamo nei nostri corpi” è fondamentale per la nostra comprensione della giustizia sociale e per gli approcci psicoterapeutici e psicoeducativi a lavoro sulla diversità.

Basi concettuali e motivazioni


Emergendo dalle basi concettuali e dalle motivazioni di ricerca sopra descritte, il mio studio ha posto le domande seguenti:
1) Come viene vissuta l’oppressione sociale nel e attraverso il corpo?
2) Come portiamo il nostro corpo all’attraversamento delle differenze di potere nelle relazioni con gli altri?
3) La psicoterapia/psicoeducazione somatica può fornire un mezzo per diventare più consapevoli e competenti?
In quali modi in cui incarniamo il potere?
Queste domande saranno rivisitate in tutto il testo come vari concetti presentati nella revisione della letteratura, ci si riferisce ad essi nel chiarire i dati della ricerca.

Ai fini di questa ricerca, l’oppressione è definita come un sistema di molteplici forze sociali che privilegia ingiustamente i membri di alcuni gruppi rispetto ad altri e di conseguenza limita l’accesso alle risorse e alle opportunità per i membri di gruppi socialmente subordinati.

Lacrime Psichedeliche