Mafia e stragi del ’93, a riguardo sono stati perquisiti casa e ufficio di Marcello Dell’Utri. Il galantuomo spesso finito nei discorsi tra mafia e Stato è nuovamente invischiato in una inchiesta.

Mafa e stragi del ’93 ora Dell’Utri c’entra?

Ma a forza di insistere qualcosa ci dovrà pur essere. Del resto anche super Silvo una volta, tentando di difenderlo disse che Dell’Utri parlava con i mafiosi ma non era uno di loro, la sintesi è un po’ questa. L’abitazione di Marcello Dell’Utri è stata perquisita su disposizione della procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sui mandanti delle stragi di mafia del 1993. All’ex senatore, erede di 30 milioni nel testamento di Berlusconi, è stato notificato anche un avviso di garanzia. Attualmente, risulta iscritto nel registro degli indagati. Fonti della procura confermano l’attività di perquisizione, ispezione e sequestro. Certo che il Sor Marcello dovrebb essere un pochino preoccupato, soprattutto riguardo alla questione del sequestro di documenti e atti.

La perquisizione… ennesimo atto

Gli agenti hanno perquisito anche gli uffici di Dell’Utri. Nel sequesto sono finiti centinaia di documenti utili all’indagine. L’interrogatorio, con la procura di Firenze è stato fissato per il prossimo 18 luglio. L’accusa è: “Aver istigato e sollecitato il boss Graviano a organizzare e attuare la campagna stragista e, comunque, a proseguirla”. Stando alle dichiarazioni della procura, lo avrebbe fatto per “contribuire a creare le condizioni per l’affermazione di Forza Italia, fondata da Silvio Berlusconi, al quale ha fattivamente contribuito Dell’Utri”. Secondo la procura, vigeva un accordo che consisteva in uno scambio tra Cosa Nostra e Forza Italia. Prima la Mafia avrebbe indirizzato la sua politica stragista, successivamente Cosa Nostra avrebbe indirizzato i voti verso Forza Italia. Una volta che Berlusconi avesse ottenuto l’incarico di governo, i vertici di FI si sarebbero adoperati per addolcire o annullare i provvedimenti carcerai verso i mafiosi.

Mafia e stragi: Berlusconi vedeva oltre?

Berlusconi è stato uno degli uomini politici e non solo più scaltri e lungimiranti. Ha sempre guardato oltre, anche con una certa astuzia. Ha visto dove altri non avevano mai guardato e visto. Quindi una domanda me la pongo: i 30milioni che ha lasciato a Dell’Utri sono solo fonte di riconoscenza e guadagno da parte del suo amico fidato, oppure quei soldi serviranno a Dell’Ultri e alla sua famiglia per ripararsi dalla montagna di merda che gli calerà addosso nel post berlusconismo? Credo che Silvio nella sua immensa capacità di anticipare le mosse, sapeva che il dopo lui, sarebbe stato il disastro del suo amico… via di fuga?

Chi vede oltre sa…

Monsignor Colombo da Priverno disse al suo perpetuo, dopo aver dettato le sue dimissioni da giudice della Sacra Consulta: “Una crisi de coscenza fijo, ariva quanno je pare”, così il perpetuo Serafino, con accento veneto e sempre scaltro rispose: “E guarda caso a voi sta arrivando proprio quando arrivano gli italiani? Sarà un caso ma a me fa una brutta impressione”. Così, nella sua vasta sapienza il monsignore rispose: “Serafì, qui nun è finita perché ariveno l’italiani, qui arivano l’italiani proprio perché è finita”. Meditate gente meditate…

Lacrime Psichedeliche