Fermiamo il criminale Assad. Ha preso il controllo degli aiuti umanitari a Nord della Siria. Incriminiamolo per violazione dei diritti umani e crimini di guerra. Vorrei sentir dire questo dal mondo dei potenti, ma in realtà sono proprio loro a guidarlo.

Possiamo fermare Assad?

Gli aiuti sono diretti ai ribelli che combattono contro di lui, ma c’è anche una parte della popolazione che ha bisogno di questi rifornimenti. Giovedì il governo siriano del dittatore Bashar al Assad ha annunciato che darà la sua approvazione al passaggio di aiuti umanitari dell’ONU dai valichi di confine tra Turchia e Siria e che consentono l’accesso alle regioni del nord della Siria controllate dai ribelli ostili al regime. Fino alla settimana scorsa, questa approvazione non era necessaria. L’ONU poteva inviare aiuti in autonomia grazie a una risoluzione del Consiglio di sicurezza che risale al 2014. La risoluzione consentiva alle associazioni umanitarie il libero passaggio dai valichi.

Nom possiamo permetterlo

Non dovremmo permetterlo. Ma a chi dovremmo rivolgerci? Al terrorista doppia faccia Macron? Al Cinese che sta prendendo il dominio sul Medio Orinte e Nord Africa? O al criminale oltre oceano Biden? Questa settimana la Russia, alleata del regime di Assad, ha fatto fallire il rinnovo dell’accordo con un veto al Consiglio di sicurezza. Assad è di fatto tornato a controllare il passaggio degli aiuti umanitari ai valichi di confine. Questo significa che sarà il suo governo a decidere cosa arriva e cosa no alle zone del Nord della Siria controllate dai ribelli. In una lettera inviata al Consiglio di sicurezza, il regime di Assad ha fatto sapere che consentirà il passaggio degli aiuti dai valichi per sei mesi ma solo se saranno rispettati «la piena cooperazione e coordinamento» con il governo.

Lacrime Psichedeliche