Sir Eric Clapton è colui che da senso al blues di altri? Dal mio punto di vista si! Nessuno come Clapton riesce a trasformare una vecchia registrazione gracchiante e dallo stile arcaico in un blues sensazionale. Vero, Eric non esisterebbe senza Robert Johnson, ma probabilmente senza Eric, Robert Johnson sarebbe ancora solo un bluesman e non il Re del blues.

Sir Eric Clapton è colui che da senso al blues di altri?

Sir Eric Clapton è colui che da senso al blues di altri? Qualsiasi cosa tocchi la fa diventare un capolavoro. Non parlo soltanto del blues di Robert Johnson o di Howlin’ Wolf, ma anche dei brani di J.J. Cale, che nessuno come Clapton, fatta eccezione per Knopfler, sa interpretare. Clapton non è soltanto un virtuoso della chitarra e un cantante straordinario, ma è l’unico che riesce a trasformare il brano che interpreta, dandogli forse, il suo vero senso. Per quanto riguarda i brani di J.J. Cale, non mi riferisco a Cocaine che è, dal mio punto di vista, il brano più scadente del grande Cale, ma certo è, che con After Midnight, Eric a spadroneggiato in più versioni, rendendolo un brano icona. Questa è la sua ultima versione.

Il blues di Eric

Non amo Clapton come compositore, non mi fa saltare dalla sedia, ma quando è interprete è veramente un dio. Come nella versione di Love in vain di Robert Johnson. Eric riesce a far vivere il brano, diventa l’essenza del blues.

Si lo so molti di voi non sono d’accordo con me, già vi sento: “C’è la canzone per il figlio” – “Ma che dici c’è Wonderful Tonight” – “Amico ti stai dimenticando di Layla”. Sono sicuramente d’accordo con voi, ma la composizione generale di Eric non si avvicina neanche minimamente alla sua capacita di interpretare un brano… in quello Clapton è inarrivabile! Come nel caso di…

Clapton comincia la sua carriera come solista esibendosi nelle strade e suonando con David Brock nei pub del Surrey nel 1962. Entra giovanissimo negli Yardbirds nel 1963, per poi passare con i Bluesbreakers di John Mayall, con i quali esordisce dal vivo il 6 aprile 1965 in un concerto a Londra. Nel 1966 incide il disco Blues Breakers with Eric Clapton, a seguito della pubblicazione compare nella metropolitana di Londra la scritta «Clapton is God». In questo periodo conosce il batterista Ginger Baker e il pianista, compositore e bassista Jack Bruce. Con loro fonda il gruppo rock-blues dei Cream. Inoltre suona nei primi album di Frank Zappa, incidendo parti vocali e di chitarra. Secondo me è qui che Eric prende veramente forma e comprende l’importanza delle sfumature, forse proprio dal caro vecchio Frank.
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