1.200 morti in Israele. Neonati decapitati in un kibbutz. Il degrado dell’essere umano è qui in mezzo a noi. Conrad avrebbe gridato all’orrore, di certo non saremmo stati noi a contraddirlo.

1.200 morti, perché?

“L’orrore! L’orrore! Che cosa strana la vita, quel misterioso organizzarsi di una logica implacabile per un futile obiettivo. Il massimo che potete sperarne è una certa conoscenza di voi stessi, cui arrivate troppo tardi – una messe di rimpianti inestinguibili”. Non voglio continuamente esplorare lo Spirito dell’uomo, ma ancora non riesco a comprendere, come non si riesca a capire che, dopo anni ormai senza numero, questa guerra è più inutile di tutte le altre. Non sono qui a prendere parti e a giudicare chi per primo ha la colpa per questo inutile degrado dell’essere. Forse più che nel passato dovremmo domandarci se l’uomo è veramente capace di far tesoro di cultura ed esperienza. L’esercito israeliano ha individuato una serie di lanci dalla Siria verso il territorio israeliano. Lo ha detto il portavoce militare specificando che “una parte di questi lanci sono passati nel territorio israeliano e, con tutta probabilità sono caduti in aree aperte“. Secondo i media, i razzi lanciati dalla Siria sono stati 5 e ora l’esercito sta attaccando le postazioni da dove sono partiti i lanci in Siria. 

il primo aereo americano con le munizioni è atterrato in Israele.

L’orrore della guerra non conosce limiti, neanche davanti a bambini innocenti che dormono nelle loro culle, alcuni nel lettone con mamma e papà: la furia di Hamas non li ha risparmiati nel kibbutz di Kfar Aza, dove i soldati israeliani hanno raccontato di aver trovato almeno 40 piccoli uccisi tra le decine di persone trucidate a sangue freddo. Alcuni dei bimbi, anche neonati, sono stati “decapitati“, hanno raccontato scioccati alla tv israeliana, secondo il reportage di una reporter di It24. “Un massacro, un vero e proprio massacro“, ripetono anche i giornalisti che hanno visitato Kfar Aza, al confine con la Striscia, dove la notte tra venerdì e sabato scorso si sono infiltratati i miliziani di Hamas e delle altre fazioni palestinesi.

1.200

Le loro testimonianze e le immagini che hanno scattato rimbalzano sui sociali, sui siti e danno appieno l’immagine del massacro: “C’è un forte odore di morte, è dappertutto“, riferiscono mentre dai loro video postati sui sociali si sentono rumori di esplosioni provenienti da Gaza. Nel kibbutz – gli hanno riferito i responsabili dell’esercito – sono state uccise decine, forse centinaia di persone tra uomini, donne e bambini: è stata una strage.

Lacrime Psichedeliche