Dopo sette ore di interrogatorio non arriva ancora la verità su La Russa figlio e il suo stupro, insieme all’amico, il dj Tommaso Gilardoni. Dopo le parole di quest’ultimo, sono arrivate anche quelle di Leonardo Apache, assistito dai legali Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo.

La verità? Nessuna!

Dopo l’interrogatorio di Tommaso Gilardoni avvenuto nei giorni scorsi, ecco il turno di La Russa Jr, chiamato a rispondere ai pm Rosaria Stagnaro e all’aggiunto Letizia Mannella sul caso di violenza sessuale ai danni di una giovane ragazza che li aveva denunciati alla Procura di Milano. Secondo quanto si apprende, Leonardo Apache, figlio del presidente del Senato Ignazio, sarebbe stato sottoposto ad un interrogatorio durato quasi sette ore nel quale avrebbe chiarito la propria posizione in merito al presunto stupro. Esattamente come l’amico dj Gilardoni, anche Apache ha spiegato che la ragazza fosse consenziente al momento dei fatti.

La Russa e il suo stupro

Il più giovane dei tre figli di Ignazio La Russa ha anche dato il consenso al prelievo del Dna. “Siamo certi che sia stato un passaggio processualmente favorevole al nostro assistito”, hanno spiegato ai cronisti i legali del 19enne Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo. Nei fotogrammi del video della serata in questione, la giovane donna sembrerebbe cosciente e partecipe, ma le immagini non sembrano poter dimostrare se e quanto il mix di alcol e sostanze che aveva assunto possa aver alterato il suo stato mentale e fisico. Di conseguenza, quanto questo suo status possa averne compromesso la sua capacità di intendere e di volere. Questi filmati sarebbero utili per le indagini per comprendere meglio la dinamica dell’accaduto, anche se, probabilmente, non del tutto esaustivi.

Lacrime Psichedeliche