Gli esorcismi: invenzione? Se lo fossero sarebbero svaniti. Da molti derisi, visti come una pratica primordiale più che medioevale. Per molti sono la rappresentazione della follia religiosa, per molti un modo per truffare. Molti semplicemente dicono di non credere al Diavolo. A quest’ultimi rispondo: “Peccato! Perché a quanto pare il Diavolo crede in te“.

Gli esorcismi?

Sono più vecchi della storia del tempo. Nelle Sacre Scritture, si racconta del primo esorcismo della storia: la cacciata dal paradiso degli Angeli ribelli. Sappiamo da Isaia. che il Diavolo, quindi Lucifero, divenne estremamente superbo, pensò che potesse creare il suo trono nel Regno dei Cieli ed essere al pari di Dio il redentore degli uomini. Si mise, insomma in contrapposizione con il Padre.

Per fare ciò, mosse guerra a Dio radunando una schiera di angeli. Ma il Signore lo sconfisse, mosse contro di lui l’arcangelo Michele (il cui nome Mi-Ka-El” vuol dire “chi è come Dio?”). Ma Isaia non c’era li quel giorno, e le cose non sono andate proprio così, parola di Boy Scout. Ma non possiamo raccontare proprio tutto altrimenti vi svacco la sorpresa. Perché affrontare il dilemma esorcismi si esorcismi no? Soprattutto perché nella Chiesa moderna, come spesso diceva il buon padre Amorth: “Il male ha preso il sopravvento. Oggi, pochi nella Chiesa credono al diavolo, così lui è entrato”.

Qualcosa di interessante

Il nostro caro Papa Francesco ci illumina benevolmente riguardo all’avere, come dire? Più fede nella presenza del Diavolo. Diabuli virtus in lumbis est! Semplicemente ci invita a rivalutare il suo inganno primordiale cioè: far credere che non esiste. Padre Luis Ramirez è il coordinatore dell’Istituto Sacerdos Ateneo Pontificio Regina Apostolorum dice: “Nei primi secoli della storia della Chiesa, l’esorcismo come sacramentale, lo poteva fare qualsiasi persona credente. Poi, la Chiesa ha dovuto regolamentarlo per il bene del popolo, perché qui si interagisce direttamente con il maligno. È cosa seria“.

Gli esorcismi? Sono una cosa seria

Direi di sì, molto seria, tanto che Bergoglio si espone dicendo: “Ci hanno voluto far credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Invece esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui“. Questa lotta, secondo la Chiesa cattolica, in alcuni casi deve essere praticata attraverso un esorcismo che, a differenza di quanto si possa credere, non è affatto un residuo medievale ed è tuttora riconosciuto, regolato e promosso. Chi sono gli esorcisti? Come lo diventano? Cosa fanno? Quanto è l’impegno che ci mettono?

Cosa nascondono?

Un esorcista, che preferisce tener celato il nome, dichiara di fare 4/5 esorcismi al giorno. Quest’anno in Italia, ne sono stati praticati 5000 circa. Il Diavolo non è il simbolo di una allucinazione, ma neanche quello che la Chiesa vuol far credere che sia. Spesso si confonde l’azione di Lucifero, Samael, Satana e tanti altri arcaici nomi, con l’azione dei demoni: servi sciocchi, i folletti dell’inferno. Ma questa diventerebbe una questione troppo lunga da spiegare. Ricordatevi solo che, chi è messo a guardia degli uomini, non può essere un vero e proprio oppositore, direi più che altro un collaborazionista.

Ora vi rammento chi è il diavolo che la Chiesa erroneamente combatte. Nell’archeologia ebraica il
suo nome è Satanael. Questo nome, in aramaico antico significa: Colui che riporta i peccati dell’uomo a Dio. il suo compito doveva essere di verificare il livello di pietas dell’uomo, ovvero del suo
amore e della sua dedizione verso Dio. Quindi, lo si può definire un vero e proprio collaborazionista. Avrebbe anche un altro compito nella storia della creazione. Lui sarebbe anche l’angelo
distruttore, colui che partecipa al volere divino e manda la morte agli uomini. Quindi, non sto dicendo che il diavolo non è il Diavolo, bensì, che forse, non si chiama Satana, e forse, esiste un’altra forma primordiale di male, che vive nel mezzo: Dio, gli angeli messi a guardia degli uomini e un male estremo che vive in perfetta competizione.

Lacrime Psichedeliche