Il dibattito su AI, giornalismo, marketing e comunicazione è lungo, duro e controverso. Ormai, troppo spesso, AI diventa il punto di riferimento di tanti inutili giocolieri della comunicazione.

Il dibattito su AI, giornalismo, marketing e comunicazione è lungo, duro e controverso?

Ovviamente il mio parere è ben preciso: AI è un peso morto che travia la autenticità della comunicazione, propria dello Spirito dell’uomo e della sua cultura. Ciò significa, dal mio punto di vista, che è preferibile la sotto cultura piuttosto che la falsa verità di una AI. Il dibattito sarà un’analisi approfondita dei nuovi trend del marketing e comunicazione digitale. Ma ci sarà anche il modo di avere confronti con grandi aziende ed esperti del settore, sull’evoluzione della comunicazione d’impresa. Molti vedono le nuove piattaforme tecnologiche: social media, algoritmi rivoluzionari e AI, come un modo per superare barriere, soprattutto nel marketing, dove sembra ci siano sempre nuove idee vincenti.

Una rivoluzione sbagliata

Il punto sempre secondo me è che, troppa gente del settore ha veramente pensato che le nuove tecnologie siano una vera nuova frontiera del pensiero. Io continuo a sostenere che nulla è più innovativo di una mente umana al lavoro. Dobbiamo veramente comprendere, quanto la formazione sia fondamentale alla luce delle grandi evoluzioni del nostro tempo. Ci sono molti improvvisati nel settore della comunicazione e spesso, sono proprio quelli che pensano che, con due social e una AI hai risolto il problema della mancanza di idee.

L’uomo si sta rifugiando in una linea di confine troppo pericolosa. Tra poco anche tutte le informazioni verranno gestite in AI… è sarà la fine dell’intuizione intellettuale.

Lacrime Psichedeliche