Le donne producono vino preservando l’identità del territorio. Lo fanno con l’attenzione dovuta ad un’opera d’arte… con pazienza, attenzione e conoscenza.

Le donne producono vino preservando l’identità del territorio?

Questo è quanto è emerso dall’indagine ‘Donna, vino e salvaguardia dell’identità culturale dei territori del vino’, condotta da Marta Galli, direttrice dell’Osservatorio sustainable wine business and enogastronomic tourism, presentata a Firenze in occasione del 35esimo anniversario dell’associazione nazionale delle Donne del vino. Il 94% si avvale del territorio e della sua identità per la filiera produttiva di una delle bevande più apprezzate dagli italiani, volo al prodotto, imbottigliato e servito a tavola. Si tratta di un traguardo che prova a superare le difficoltà relative ad alluvioni e maltempo che hanno colpito diverse zone italiane nell’ultimo anno, causando danni ingenti oltre che il divario di genere nei settori lavorativi più noti, compreso appunto quello enogastronomico.

Le donne e il loro vino

Resistenza, ripartenza e caparbietà hanno dimostrato quanto le ‘Donne del vino’, così come l’intera produzione messa in standby a causa proprio dei disagi dovuti al maltempo, abbiano fatto fronte comune per la salvaguardia del patrimonio vitivinicolo italiano. L’osservatorio ha condotto la ricerca attraverso un’analisi qualitativa. Si è trattato, infatti, di un questionario inviato a oltre 230 socie tra produttrici, ristoratrici, commercianti, consulenti e sommelier di tutta Italia”.

I risultati…

Ha commentato la presidente nazionale delle Donne del vino Daniela Mastroberardino: “I risultati del rapporto sono un segno di speranza in un Paese dove le alluvioni vengono amplificate da un eccessivo sfruttamento del suolo e i ‘non luoghi’ sono sempre più diffusi. L’indagine ha portato alla luce un aspetto ancora inesplorato dell’attività di chi produce, vende o fa consumare il vino l’attitudine a conservare l’identità e la cultura locale per usarla nello storytelling delle bottiglie”.

Le donne producono grande vino

Circa la metà (il 44,7%) delle donne che hanno un’impresa in tale mondo ha ripristinato edifici preesistenti e per farlo ha usato soprattutto imprese del posto (56,1%). Il dato di maggior valore è sicuramente quello relativo alla quasi totalità delle partecipanti all’indagine che ha sottolineato la necessità di restaurare le costruzioni antiche piuttosto che costruirne nuove. La storia locale, in altre parole, ripaga e lo fa con un prodotto che in tutto il mondo ci viene invidiato”.

I dati sulla produzione del vino

È ‘I numeri del vino’ a riassumere i dati Istat sulla produzione dello scorso anno. In sintesi, è emerso un quadro generalmente positivo, nonostante il calo del 3% sul 2021, ma sopra al 4% degli ultimi 10 anni.

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