Questa affermazione di Stoltenberg è vergognosa: “La resa dell’Ucraina non porterebbe la pace. Dobbiamo continuare a sostenerla”. Questa affermazione fa pensare alla volontà di non fermare la guerra.

Stoltenberg vuole alimentare la guerra?

Non sembra troppo difficile comprendere che, molte delle politiche accidentali, amino alimentare questa guerra, fino a farla diventare senza quartiere. “La resa non significa pace, dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina”. Così ha ribadito il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, nel corso della conferenza stampa con il premier svedese Ulf Kristersson per la cerimonia d’ingresso di Stoccolma nell’alleanza. All’accoglienza della nazista Svezia, si girano le carte e si mostra il punto: non c’è nessuna volontà di terminare questa guerra. La scusa è la più banale: la convinzione che la Russia non si fermi all’occupazione dell’Ucraina. Le indicazioni generali del Patto Atlantico sono queste, una ferma disponibilità al conflitto affinché si arrivi al default russo. Insomma, continuiamo a mandare soldi e armi all’Ucraina, affinché alla Russia gli si fotte il cervello.

Stoltenberg il quaquaraquà

In definitiva è la stessa modalità usata per mandare via i russi dall’Afghanistan. Inviarono armi di fabbricazione sovietica, agli afghani, attraverso Egitto, Israele e Pakistan, alla fine il conflitto implose e i russi dovettero lasciare l’Afghanistan. Qui la modalità è la stessa, solo che questa volta lo fanno apertamente, imbottendo l’Ucraina di soldi e armi di fabbricazione statunitense, francese, italiana, inglese e tedesca. Insomma, questa è una guerra tra Occidente contro la Russia, il punto che dovrebbe far pensare è che, anche se la Russia non sta conquistando l’Ucraina, non sta neanche perdendo, anche combattendo da sola contro la totalità dell’Occidente.

Stoltenberg non si rende conto che per fare la guerra bisogna saper fare la guerra

A conti fatti, gli Ameregani, da soli, non vincerebbero una guerra neanche contro paperino, ma a quanto pare, neanche l’Europa da sola riuscirebbe a vincere una guerra contro paperino. Infatti, vorrei ricordare ai superbi e arroganti Ameregani, che per battere la Germania e il Giappone (Italia non pervenuta), hanno dovuto creare questo pappone di roba:

Dopo l’invasione dell’Unione Sovietica

  • Unione Sovietica: 22 giugno 1941, comprendente:
    •  Ucraina: sebbene federata nell’URSS, fu riconosciuta dagli USA come belligerante su richiesta di Stalin;
    •  Bielorussia: nella stessa posizione dell’Ucraina.
    •  Repubblica Popolare di Tuva: 22 giugno 1941

Dopo l’attacco di Pearl Harbor

  •  Panama: 7 dicembre 1941
  • Stati Uniti: 8 dicembre 1941, comprendente:
    •  Filippine: 8 dicembre 1941
  •  Costa Rica: 8 dicembre 1941
  •  Rep. Dominicana: 8 dicembre 1941
  •  El Salvador: 8 dicembre 1941
  •  Haiti: 8 dicembre 1941
  •  Honduras: 8 dicembre 1941
  •  Nicaragua: 8 dicembre 1941
  •  Guatemala: 8 dicembre 1941
  •  Mongolia: 8 dicembre 1941
  •  Cuba: 9 dicembre 1941
  •  Cina: 9 dicembre 1941 (in guerra con l’Impero giapponese dal 1937)
  •  Corea (governo in esilio): 10 dicembre 1941
  •  Cecoslovacchia (governo in esilio): 16 dicembre 1941

Dopo la dichiarazione delle Nazioni Unite

  •  Iraq: 16 gennaio 1942 (occupato dagli Alleati nel 1941)
  •  Perù: 12 febbraio 1942
  •  Messico: 22 maggio 1942
  •  Brasile: 22 agosto 1942
  •  Etiopia: 14 dicembre 1942
  •  Bolivia: 2 aprile 1943
  •  Iran: 9 settembre 1943 (occupato dagli Alleati nel 1941)
  •  Italia: 13 ottobre 1943 (cobelligerante, dopo aver abbandonato le potenze dell’Asse)
  •  Colombia: 26 novembre 1943
  •  Liberia: 27 gennaio 1944

Dopo lo sbarco in Normandia

  •  Romania: 25 agosto 1944 (dopo aver abbandonato le potenze dell’Asse)
  •  Bulgaria: 8 settembre 1944 (dopo aver abbandonato le potenze dell’Asse)
  •  Albania: 29 novembre 1944
  •  Ecuador: 2 febbraio 1945
  •  Argentina: 7 febbraio 1945
  •  Paraguay: 7 febbraio 1945
  •  Uruguay: 15 febbraio 1945
  •  Venezuela: 15 febbraio 1945
  •  San Marino: 21 febbraio 1945 (all’inizio su un governo di ideologia fascista, ma alla caduta del regime in Italia, si dichiarò nelle potenze alleate)
  •  Turchia: 23 febbraio 1945
  •  Egitto: 24 febbraio 1945
  •  Libano: 26 febbraio 1945
  •  Siria: 26 febbraio 1945
  •  Arabia Saudita: 1º aprile 1945
  •  Finlandia: 3 aprile 1945 (dopo aver abbandonato le potenze dell’Asse)
  •  Cile: 11 aprile 1945
Lacrime Psichedeliche