Cosa succede in Vaticano? Dall’uscita di scena di Ratzinger all’entrata in scena di Bergoglio, nuove situazioni si sono sviluppate nella politica interna. Quello che solitamente avviene in un governo comune non è neanche lontanamente accostabile alla situazione politica vaticana.

Cosa succede in Vaticano?

Siamo abituati a sentire o leggere parole come Chiesa progressista o Chiesa conservatrice. Non possiamo definire la politica ecclesiastica alla stessa maniera di quella laica. In essa ci sono sfumature che non sono accostabili ad un governo comune. Oggi ci troviamo di fronte ad uno scontro di correnti congregazionali: cosa significa? Lo scontro si basa principalmente su due opposte correnti di pensiero: una formata dalla Congregazione episcopale tedesca (definita laicamente parlando progressista), l’altra sostenuta dalla Congregazione per la dottrina della fede (laicamente parlando i conservatori). La prima, cioè la progressista, opta per una apertura alle categorie finora accusate e demonizzate dalla dottrina cattolica ma appoggiate da papa Francesco. Insieme a queste richieste, viene presentata anche l’esigenza di una presenza femminile adeguata ai tempi della società moderna. La parte della Chiesa conservatrice, si oppone a tali richieste, facendo leva sul principio di ortodossia che, attraverso le sacre scritture negherebbe la possibilità di una evoluzione progressista.

La definizione

Il momento che cerco di descrivervi è molto complicato. Ci troviamo di fronte ad una istituzione che ragiona in termini di secoli, quindi, i così detti scontri, si avvalgono di intervalli di tempo molto diluiti, cosa impensabile in un governo laico. Lo scontro è normalmente molto raffinato, giocato su piccole incursioni scandalistiche che deviano o provano a deviare il corso di un episodio. Sappiamo che il pontificato di Bergoglio ha creato molte piccole brecce nelle mura della costituzione vaticana e nel normale scorrere della vita religiosa. Se definiamo la corrente progressista come Chiesa rinnovatrice (termine più adatto allo scopo) e i conservatori come tradizionalisti, potremmo definire questo scontro come: scontro per la modifica della ortodossia cattolica. In tutto ciò, perché i tradizionalisti sono così accaniti contro Bergoglio e l’ala rinnovatrice? Proprio perché la Chiesa si muove in ordine di secoli, sanno che quelle micro brecce create dal Papa, prima o poi creeranno una voragine e il muro dell’ortodossia come la conosciamo ora verrà giù.

Cosa succede in Vaticano? Cosa dobbiamo attenderci?

La mia opinione è che il dopo Bergoglio porterà inevitabilmente un papato transitorio, quasi asettico. Un papato amministrativo nulla di più, in cui ci saranno importantissimi congressi, forse anche ecumenici, tanto per dar forma ad un confronto ampio, un periodo in cui le forze in campo riprenderanno fiato e riorganizzeranno un programma adeguato al nuovo scontro, che il papato ancora successivo porterà inevitabilmente. Avremo un periodo in cui i tradizionalisti cercheranno in tutti i modi di non far allargare quelle brecce, mentre i rinnovatori tenteranno, con tutte le loro forse, di far crollare il muro, costasse anche una nuova scissione… dobbiamo avere più rispetto per ciò che succede in Vaticano… se non lo avete ancora capito sono sempre loro, ancora loro a determinare la società.

Lacrime Psichedeliche