Leonardo, la società leader in Italia e non solo per le attività di difesa, guerra e aerospazio è stata rifiutata dal Vaticano. La Santa Sede rinuncia alla questua milionaria da parte della società guerraiola a favore del Bambin Gesù, famoso ospedale pediatrico, definendo l’offerta: non opportuna in questo periodo di guerra.

Leonardo leader della guerra?

Leonardo SpA, è una società pubblica italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il suo maggiore azionista è, pensate un po’, il Ministero dell’economia e delle finanze italiano, che possiede circa il 30% delle azioni. Questo fa della società, proprietà dello Stato italiano, capace di produrre armi sofisticate e attività spaziali niente male. Insomma, dell’Italia possiamo solo dire, che ha una costituzione basata sul paradosso e sull’inganno. Il Vaticano ha rinunciato alla donazione di un milione e mezzo di euro offerto dai signori della guerra. Le ragioni? “Donazione inopportuna, grazie lo stesso ma non possiamo accettarla”. Il denaro era destinato all’acquisto di macchinari di ultima generazione per curare bambini e bambine affetti da malattie rare. E’ un’offerta rifiutabile, visto che sé volesse, la stessa cifra la dona direttamente il Vaticano.

Il rifiuto

Ovviamente, il rifiuto, ha creato molte perplessità tra i dirigenti aziendali di Leonardo. La società italiana per le arti della guerra, ci tiene a far sapere che ogni anno, destina contributi per sostenere iniziative umanitarie e ospedali. Come il Gaslini di Genova, Istituto pediatrico che, a differenza del Bambino Gesù, avrebbe accettato l’offerta. Il gruppo della difesa dal canto suo commenta così: “La ricostruzione giornalistica nella modalità, nella forma e nelle cifre non corrisponde alla realtà dei fatti. Ma conferma che, in occasione delle festività natalizie, ha effettuato una donazione alla Fondazione Gaslininsieme Ets“. Però il Gaslini, poco prima, aveva fatto sapere che: “Né l’Istituto Giannina Gaslini né la sua fondazione dedicata al fundraising Gaslininsieme hanno ricevuto la proposta oggetto di questa comunicazione”.

A Leonardo il Papa ha detto no

Il Papa ha deciso di rifiutare l’offerta, attraverso un comunicato ufficiale: “Per non mettere in imbarazzo la Santa Sede proprio in questo periodo in cui il mondo è alle prese con guerre sanguinose che il Pontefice denuncia ogni giorno”. Questa è la verità a cui ho fatto riferimento giorni fa in un mio articolo. Effettivamente Papa Francesco si schiera quasi quotidianamente contro i conflitti in corso e contro le industrie belliche.

I guerrafondai ribattono

Noi cosa c’entriamo con tutto questo? In tutti i teatri di guerra in corso, a partire dall’Ucraina e dal Medio Oriente, non c’è nessun sistema offensivo di nostra produzione. Noi lavoriamo per la sicurezza con sistemi all’avanguardia, droni per la vigilanza, ma niente armi. Non capiamo questo rifiuto”. Bella battuta complimenti, ma dovete far attenzione a quello che dite, ho già scritto di questo. Voi usata società satelliti di vostra proprietà, per immettere le vostre armi nel conflitto, del resto quelle che escono dalle vostre fabbriche destinate ai territori di guerra, proprio perché lo Stato italiano è vostro proprietario, escono in casse imballate con la scritta Repubblica Italiana. Le società da cui escono le vostre armi destinate ai territori di morte si chiamano: AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Selex ES, OTO Melara e Wass. Tutte società già precedentemente controllate, sia dal gruppo che della Repubblica Italiana. Un clap!!! Per Sua Santità.

Lacrime Psichedeliche