Roma è stata al centro di un botta e risposta tra ambasciata russa e quella ucraina: “non è luogo per strategie di guerra”. Però entrambe hanno provato a farle.

Lasciate Roma fuori da questa disputa

Botta e risposta tra l’ambasciata russa e l’ambasciata ucraina a Roma: oggetto del contendere l’evento programmato a Modena sulla ricostruzione di Mariupol. L’evento è in programma il 20 gennaio. I diplomatici russi hanno reso pubbliche “scene di vita tranquilla da una Mariupol liberata“, accusando le autorità italiane di “posizione ambigua se non vile” e di “soccombere alle pressioni del regime di Kiev“. Personalmente ritengo abbastanza veritiere le affermazioni russe. L’Italia è, insieme a tutti gli altri paesi europei, oppressa non tanto dall’Ucraina, bensì dall’azione USA, per raggiungere il traguardo prefissato da tempo: impossessarsi di una zona strategica.

La reazione ucraina

L’ambasciata ucraina ha risposto: “Il cinico post dell’ambasciata russa a Roma riguardo la ricostruzione della città ucraina di Mariupol devastata dall’esercito russo è nient’altro che un altro tentativo vergognoso di manipolare l’opinione pubblica. Atto sfacciato di mancanza di rispetto nei confronti della volontà del popolo italiano di non farsi coinvolgere nella propaganda russa nel proprio paese“. Purtroppo il popolo italiano è ben manipolato, come del resto lo è quello francese, tedesco, inglese e via dicendo. Il problema è che i popoli in questione non si ribellano alla loro fame, causata dalle spese internazionali per alimentare le due guerre in atto e nello specifico: Russia-Ucraina e Israele-Hamas. Quindi, tentare di infilare il popolo italiano nella questione propagandistica non porterà a nulla, gli italiani non sono più interessati al loro paese figuratevi al vostro.

Lacrime Psichedeliche