Non dovevano dirlo certo loro, ma comunque la sfida del Sudafrica ha connotati interessanti e tutti da scoprire. Il genocidio a Gaza c’è e lo sappiamo bene.
Sudafrica sfida Israele?
Non è certo una competizione sportiva e sicuramente durerà anni, ma le motivazioni ci sono tutte. Io continuo a non essere d’accordo con il mio governo e questa cosa mi rende una vera clandestina. Potrebbero volerci anni perché la Corte Internazionale di Giustizia emetta il suo verdetto sul ricorso presentato dal Sudafrica contro Israele per il crimine di genocidio a Gaza. L’Aia non può tradire le aspettative! Le attività estreme di Israele contro i palestinesi sono da regime nazista. Se la storia ha perseguitato i nostri devastatori tedeschi, lo dovrà fare anche con Israele, senza usare due pesi e due misure.
Il procedimento…
Tra le manifestazioni sia pro-Israele che pro-palestinesi, si è aperto il procedimento che vedrà una prima sfida tra accusa e difesa: oggi toccherà al Sudafrica, rappresentata dall’avvocata Adila Hassim, esporre la propria tesi davanti ai 15 giudici eletti dall’Assemblea Generale e dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Domani invece sarà la volta della difesa di Israele. L’Aia dovrà prestare molta attenzione o rischia di creare un precedente nella storia troppo pericoloso per le generazioni future.
I precedenti di cosa si occupa la Corte? Anche il Sudafrica fu giudicato?
La Corte Internazionale di Giustizia è già stata chiamata diverse volte a pronunciarsi sull’accusa di genocidio. L’Ucraina ha citato la Russia. Il Sudafrica è un attore terzo nella disputa tra Israele e Hamas. Anche in questo caso c’è un precedente. Nel 2019 il Gambia ha presentato un’istanza contro il Myanmar. Sul motivo che ha spinto il Sudafrica ad imbarcarsi in questo procedimento va considerato che il partito al governo, l’African National Congress (Anc), storicamente sostiene l’Olp e da tempo paragona il trattamento riservato da Israele ai palestinesi con quello dei neri sudafricani durante l’apartheid. E’ ora di fare chiarezza su questa guerra infinita che ingoia questa striscia di territorio – e la continuano a chiamare: i territori del Signore.
1 Pingback